Garantire un futuro ai figli: il contratto non scritto che hai firmato!

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Quando hai deciso di mettere al mondo un figlio hai assunto un impegno non da poco: quello di garantirgli un futuro... stai rispettando il patto?

Un contratto è considerato, semplificando, come un “patto” tra due parti coinvolte, per ottenere il risultato voluto.

Sia che parliamo di una semplice compravendita o di un prestito bancario, questi accordi possono prendere varie forme.

Una delle più utilizzate è quella verbale.

Tranne i casi previsti dalla legge per cui è obbligatorio che le parti legittimino in forma scritta il loro “patto”…

… anche il semplice “parlare”  tra le due parti che vogliono concordare qualcosa è ritenuto perfettamente valido.

Dal titolo probabilmente hai capito dove voglio arrivare.

Quando hai deciso di mettere al mondo un bimbo… l’hai fatto per amore. 

Difficile trovare sul nostro pianeta un sentimento più forte e sincero di quello che una madre o un padre provano per il proprio pargolo.

Nel momento in cui è nato, anche se formalmente non hai firmato niente…

… nei suoi confronti hai assunto un impegno non da poco: quello di garantirgli un futuro. Il migliore che tu possa dargli.

Non conosco la tua storia.

Ti posso però riassumere velocemente la mia: adoro i miei genitori

Senza di loro non sarei mai arrivato dove sono ora.

Non mi sarei sposato. Non avrei un lavoro che mi appassiona e mi riempie di soddisfazioni ogni giorno aiutando gli altri. 

Forse, e dico forse… senza il loro supporto non avrei mai avuto il coraggio di aggiungere alla nostra famiglia Gabriele ed Edoardo: i miei due splendidi ragazzi.

Spero che anche per te sia stato lo stesso, che tu abbia passato un’infanzia serena come la mia.

Il fatto è che quando ci sentiamo in dovere di dare ai nostri pargoli, lo stesso aiuto e affetto regalatoci dai nostri genitori, non lo facciamo solo come un obbligo morale. 

Anche se è qualcosa che la coscienza ci spinge naturalmente a fare… è anche un obbligo stabilito dalla legge.

Basta andare a guardare larticolo 30 della costituzione italiana:

“è dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i

figli anche se nati fuori dal matrimonio.

Il conferire tale diritto ai genitori li rende titolari esclusivi della scelta dell’indirizzo educativo da fornire alla prole.”

Come vedi… è proprio scritto nero su bianco!!

Difficile lasciare spazio all’interpretazione. 

Questo anche perché, nel caso l’unione tra di voi fosse suggellata dal matrimonio… 

… il dubbio verrebbe definitivamente spazzato via da un’altra carrellata di articoli.

(nel caso volessi andare a leggerteli sono il 147, il 315 bis, il 107, 155, 279, 330, 333 del codice civile, il 570-572 del codice penale. Oltre a quello già citato della Costituzione).

Ma come mai anche la legge sembra porre l’accento sulle spese che comporta essere genitore?

Una risposta possiamo estrapolarla dallo studio effettuato da Federconsumatori, citato nell’articolo di qualche giorno fa: Crescere i figli fino alla maggiore età: sai quanto ti costa realmente uno “svezzamento”?  (ti consiglio di leggerlo… ci troverai ottimi spunti).

Salta infatti all’evidenza come una coppia con un figlio spenda, in media, il 25% in più di chi non ne ha.

E questo considerando un solo figlio!!

La spesa, nel caso di “focolari” più numerosi, si impenna ancora di più.

Un altro aspetto preoccupante viene dal fatto che, mentre negli ultimi anni il reddito delle famiglie è aumentato di circa il 4,4%… i costi da sostenere sono cresciuti del 6,4%.

 

Insomma: gli investimenti necessari per dare ai nostri figli quello che meritano, già molto alti… crescono in misura maggiore delle nostre entrate. E questo è un problema da non sottovalutare.

 

Indicatore piuttosto significativo a supporto di questa tesi che a tratti può sembrare troppo materialistica…

… è la situazione dei nostri, di genitori. 

L'importanza dei nonni nella crescita dei nipoti e nel bilancio familiare
Credits mamewmy - it.freepik.com

Chi ha la fortuna di avere i nonni disponibili, gode a tutti gli effetti di un vero e proprio “tesoro”: l’amore verso un nipote è infatti secondo soltanto a quello di mamma e papà, sarai d’accordo con me.

Cosa intendo nella pratica? 

È presto detto: i nonni si prendono sempre più a carico le spese dei nipoti. 

Non parliamo solo di piccoli regali, mance o giocattoli, no: anche di abbigliamento, spese scolastiche e alimentazione.

Lo fanno certamente con il cuore, ci mancherebbe altro!

Ma in ogni caso questo si è tramutato in aumento delle loro spese in media del 9% annuo.

Basta pensare che il poter contare sul supporto dei nostri genitori, in alcune città equivale a un risparmio netto tra i 700 e i 1.000 euro (la retta dell’asilo nido è un esempio), a seconda delle ore “buche” da coprire in cui magari noi siamo al lavoro. 

E queste, te lo assicuro, sono soltanto alcune delle dinamiche che entrano in gioco quando mettiamo al mondo un pargolo.

Forse stai pensando che sia diventato un padre materialista e senza cuore, ma ti assicuro che non è così: al momento, non compilo un file excel (anche se forse dovrei…) per ogni questione che riguarda l’economia domestica. Di cui i miei due bimbi rappresentano una parte rilevante, diciamo.

Il più delle volte, se vogliono qualcosa… glielo compro. Li faccio felici e non ci penso su più di una volta.

Avere il pieno controllo della situazione finanziaria e gestire i rischi.

Ma sai perché mi sento libero di poterlo fare? 

Perché ho il pieno controllo di quella che sarà la mia condizione futura.

Conosco in anticipo l’impatto che alcune spese possono avere sulle finanze personali e familiari, e le programmo per tempo. 

(se non seguissi per primo i consigli su una corretta educazione finanziaria che insegno ai miei bimbi… che padre sarei??)

Ma non solo.

So anche che, come a volte nella vita succede, qualunque evento avverso non pregiudicherà il loro futuro. O quello di mia moglie.

Raggiungere questo obiettivo, che dovrebbe essere una pietra miliare per ogni genitore, non è per niente un’utopia: anzi.

(leggi anche: Mancanza di cultura finanziaria e scarsa prevenzione dai rischi: due proiettili che devi schivare a tutti i costi!)

Richiede meno sforzo e impegno economico di quello che pensi, te lo assicuro.

Perché, alla fine, se anche la legge ci “consiglia” di non sottovalutare le nostre capacità di garantire ai nostri bimbi un futuro sereno… forse un motivo ci sarà.

Anche se sono certo sia più che sufficiente il contratto non scritto che hai firmato alla loro nascita: quello in cui ti impegni a garantire loro un futuro sereno e senza sorprese. 

Come ho già fatto io per Edoardo e Gabriele, e come hanno fatto decine di genitori prima di te.

Per sapere come fare…

… puoi andare su questa pagina (clicca qui!)

 

In pochi minuti ti mostrerò tutto quello che a parole è difficile dire, ma che è fondamentale per poter blindare una volta per tutto il domani della tua famiglia.

 

Ciao (e buona vita), 

Simone

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