I soldi fanno la felicità? Pare di sì, ma devi gestire i rischi!

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I soldi fanno la felicità, a patto che i rischi devastanti siano gestiti.

Il doppio filo che lega denaro, felicità e gestione dei rischi che minano la stabilità economica della famiglia.

I soldi non fanno la felicità.

Proverbio ormai trito e ritrito, sentito in tutte le salse, spesso utilizzato come tesi in opposizione al materialismo e al consumismo sempre più dilagante… 

… in una società ormai così strettamente interconnessa a livello globale da rendere lo spendere una delle attività più semplici in assoluto. Specialmente se lo facciamo online.

Del pericolo che la dematerializzazione finanziaria, tramite l’uso di carte di credito e sistemi di pagamento può portare, ne abbiamo parlato in questo articolo: Il pericolo della “dematerializzazione” del denaro per i tuoi figli… e per le tue finanze! 

Non solo infatti porta noi genitori a spendere di più, spesso senza nemmeno rendercene conto…

… ma rappresenta un rischio anche per i nostri bimbi: se lasciati in totale “autonomia di spesa”, con uno smartphone o un tablet in mano… beh, il conto, alla fine potrebbe arrivare bello salato.

Quindi, in un mondo come il nostro dove il denaro è alla base di ogni contrattazione economica – e in cui spendere è diventato semplice come premere un bottone “acquista ora” – l’importanza di conoscere le leggi che regolano il funzionamento del sistema finanziario, di come girano i soldi… diventa ogni giorno più importante. 

Ma alla fine… questi soldi la felicità la fanno o no??

Se qualche anno fa il vecchio adagio poteva avere un fondo di verità, ormai studi scientifici sembrano dimostrare l’esatto contrario.

Una volta infatti esisteva un limite oltre il quale le persone dichiaravano che, se fossero riuscite ad ottenere più denaro di quello che guadagnavano in quel momento, la loro “felicità generale” non sarebbe cambiata più di tanto.

Credits macrovector - it.freepik.com

Adesso pare non essere più così.

Secondo una nuova analisi pubblicata sulla rivista dell’American Psychological Association, condotta su oltre 40.000 cittadini americani incrociando dati degli ultimi 45 anni (quindi decisamente attendibili), emerge un quadro all’esatto opposto di quello che si credeva vero: 

Il denaro rende più felici di una volta.

In parte potrebbe essere colpa delle crescenti disparità economiche: un tempo la differenza di salario tra il CEO (l’amministratore delegato di un’azienda) e un semplice lavoratore era di circa 30 volte.

Al giorno d’oggi il divario è, in media, 271 volte maggiore.

Questo ci fa capire una cosa: purtroppo, di questi tempi, il denaro è diventato d’importanza fondamentale. E con lui anche la stabilità economica che per una famiglia ne deriva.

 

Perché nella vita ci sono certamente un sacco di cose molto, ma molto importanti. Come la famiglia, le amicizie, l’affetto dei propri figli, la salute. 

Se ci pensiamo però, molti di questi aspetti sono legati a doppio filo proprio con quello che possiamo considerare il nostro “benessere economico”. 

Difficile infatti essere contenti e sereni se ogni giorni siamo assaliti dal dubbio di non avere sufficienti risorse per mandare i nostri bimbi  all’università quando saranno grandi, o se a fine mese sentiamo pesare sul petto “l’ansia da rata” per il mutuo.

Senza contare gli imprevisti: se mi succedesse qualcosa… che ne sarebbe dei miei figli? Chi provvederà a loro se la mia parte di reddito dovesse sparire dal giorno alla notte?

Certi dubbi e preoccupazioni sono uno dei motivi fondamentali che spingono le persone a una pratica che, ancora una volta, è strettamente legata al denaro (e all’educazione finanziaria).

Sto parlando della tendenza a risparmiare delle somme, accantonandole per evenienze future.

Ti ricordi quando ti ho parlato di quanto in Italia siamo gravemente sotto assicurati?

(a questo proposito leggi anche: Mancanza di cultura finanziaria e scarsa prevenzione dai rischi: due proiettili che devi schivare a tutti i costi!).

Ecco, secondo la stessa analisi che ha rilevato il deficit riguardo la prevenzione rispetto agli altri paesi europei, il 43% degli intervistati dichiara di risparmiare per un generico motivo: far fronte agli imprevisti.

Cioè a quello che la vita ti può riservare, all’improvviso, senza averlo preventivato.

Questo sistema un po’ contorto nasconde in realtà anche dei pregi.

Gli italiani, infatti, sono uno dei popoli che risparmia di più in assoluto. Era vero prima della pandemia del 2020 – che ha “compresso” in molti casi la spesa delle famiglie aumentando la propensione al risparmio –  ed è ancor più vero in questo nuovo mondo post Covid.

Secondo lo European consumer payment report infatti, rispetto a una media europea del 76%, gli italiani che riescono ad accantonare somme ogni mese sono l’83%.

E questo senza nemmeno contare l’enorme ricchezza detenuta privatamente nel nostro paese (quasi 10.000 MILIARDI secondo dati Istat e Banca d’Italia).

Gestire i rischi e gli imprevisti: non è una questione di risparmiare soldi per…

Ma sai qual è il problema?

Risparmiare per affrontare gli eventi avversi che la vita ci può mettere sulla strada… NON è la strada giusta. 

Non è quella più veloce. E nemmeno quella più conveniente. 

Anzi, a dirla tutta… non conviene proprio per niente.

Ti riporto per comodità l’esempio delle assicurazioni sulla casa di cui ti ho mostrato i dati qualche email fa.

Se per disgrazia un qualche disastro ambientale dovesse abbattersi sul nostro “nido”, le conseguenze sarebbero probabilmente peggiori di quello che pensiamo.

Una volta erano eventualità remote… ma negli ultimi anni tra alluvioni improvvise, trombe d’aria devastanti, terremoti e incendi… possiamo veramente restarcene tranquilli?

Pensa alla tua villetta bifamiliare, comprata dopo tanti sacrifici.

Hai messo da parte i 300.000 euro circa necessari per ricostruirla da zero se dovesse succedere qualcosa?

E, nel caso li avessi, cosa succederebbe all’economia familiare se una somma del genere dovesse sparire da un giorno all’altro?

Se invece tu fossi assicurato – magari perché obbligato alla stipula di un mutuo –  devi sapere che, spesso, il valore necessario per costruire a nuovo un’abitazione è MOLTO superiore a quello inserito nella polizza. E che l’assicurazione poi ti verserà (a meno di eccezioni e limitazioni).

Insomma, il risparmio è sì fondamentale… ma da solo non è sufficiente per poter tutelare la stabilità economica della nostra famiglia.

In questi casi – e in molti altri dove anziché la vostra abitazione, andrebbero tutelati reddito e patrimonio – vanno utilizzati strumenti specifici e creati apposta per queste evenienze (purtroppo spiacevoli): le assicurazioni.

Risparmio e assicurazioni: la corretta gestione parte da qui.

In 25 anni di lavoro come assicuratore ho visto molte, troppe famiglie rovinate. Quando sarebbero bastate due firme e qualche protezione in più. 

E non ti sto parlando di situazioni qualunque, lette in qualche articolo di cronaca nera…

… ma di episodi che ho vissuto personalmente, sulla mia pelle.

E che mi hanno profondamente segnato.

Uno dei motivi per cui faccio quello che faccio è proprio questo: aiutare le persone a proteggere il loro futuro e quello dei propri cari. Metterli al sicuro da quei tragici eventi in cui la vita, a volte, ci vuole fare lo sgambetto.

Vorrei dirti che, quello nato all’inizio solo come un lavoro (anche il mio babbo faceva l’assicuratore), nel tempo si è trasformato, pian piano e un passo alla volta. 

Ma non è quello che è successo.

Come ti ho detto poco fa, è stato un evento in particolare a sconvolgere il mio vivere quotidiano. A darmi lo scossone per cambiare rotta una volta per tutte.

Quindi, anche se così rischio che ti passi l’idea di un ex assicuratore rapace, “redento” sulla via di Damasco… tant’è. Volevo che sapessi, almeno a grandi linee, la mia storia. Quello che mi spinge a fare quello che faccio, giorno dopo giorno, affrontando le mille difficoltà che un settore “scomodo” porta con sé.

Perché ne sono consapevole pure io: di certi argomenti non è facile parlare. In Italia poi… men che meno.

Disastri naturali, incendi, gravi incidenti, furti, eventi tragici… lo capisco. È nella natura umana cercare di evitare discorsi simili… fino a quando è troppo tardi. 

Tormentandosi poi per un esito che si sarebbe facilmente potuto evitare con degli accorgimenti da poco.

Se lo vorrai, puoi trovare tutti i dettagli su quello che faccio in questa pagina → Clicca QUI.

Hai la mia parola: tutto quello che leggerai sono storie vere, di vita vissuta. Niente drammatizzazioni fine a sé stesse.

E, la soluzione che troverai alla fine, altro non è che un modo per cancellare per sempre l’incertezza da una parte del tuo futuro…

… potendo vivere il presente, con i tuoi figli e la tua famiglia, in maniera ancora più serena.

Grazie per avermi letto fino a qui.

Ciao e buona vita!

Simone

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