Ovviamente, senza inibire e senza creare piccoli mostri materialisti, avari o narcisisti.
Tutto questo, attraverso le storie emblematiche di 4 bambini con 4 profili diversi.
Marco il Risparmiatore, Anna la Saggia, Pietro lo Spendaccione e Lucia la Sfortunata (alla quale i ladri rubano tutti i soldini della paghetta settimanale risparmiati).
Quest’ultima bimba porta il piccolo lettore a fare un altro passaggio. Una evoluzione strategica…
Cioè metterli in posti diversi, non tutti nello stesso posto, perché se va male perdi tutto.
Così da grande gli verrà naturale sapere DIVERSIFICARE.
Nessuno può controllare il futuro. Non tutto è prevedibile. E non è la promessa di un miracolo. Se per te la vita è un percorso che si costruisce, anziché un destino nel quale districarsi a caso… allora c’è questo piccolo e semplice libro.
Il testo equivale a 15 pagine in Word ed è pieno di disegni da colorare. Nel giro di un mese, con la tua supervisione tuo figlio farà sue le chiavi dell’indipendenza economico-finanziaria.
Guardiamo in faccia la realtà. Nelle società tribali i piccoli vengono presto introdotti alle leggi del loro “sistema” e alla scoperta del loro mondo, perché sanno che devono imparare a difendersi e a farsi valere. Apprendono ben presto come procacciarsi cibo e a muoversi nel loro habitat.
Sì c’è molta solidarietà. Ma ogni bambino che nasce merita di più che il semplice sopravvivere.
Se non puoi pagare, qui, non ti serviranno arco e frecce. Che il genitore lo voglia o no, i figli prima o poi dovranno letteralmente farci i conti.
Siamo il Paese dove a fine anni ’90 è spuntata la parola “bamboccioni”. La lanciò l’allora ministro dell’Economia per definire i giovani ancora sulle spalle dei genitori. Quelli che a 30 – 40 anni e più stanno a casa di mammà. D’altro canto, però…
Oggi un bimbo qui da noi va a scuola con lo zaino extralarge tipo sherpa tibetano (o con il trolley…) e viene caricato di compiti.
Ma non riceve nessuno strumento per gestire il denaro. Sebbene sia una competenza indispensabile, accanto al lavoro e al generare reddito.
Anzi, lo Stato induce allo sperpero con i cosiddetti giochi a premi. Tra lotterie, slot e gratta e vinci, alimenta le dipendenze da azzardo, inculcando l’illusione che sia possibile diventare ricchi grazie a un colpo di fortuna.
Ci hanno trasformato in una nazione dove si bruciano 100 miliardi di euro in un solo anno nell’azzardo. Come se abilità, responsabilità e talenti personali non contino più per realizzarsi nella vita.
Sembra un sistema creato per creare debitori seriali, per rendere le persone dipendenti, schiave di banche e lobby…
Eppure siamo storicamente un popolo di formichine. Quasi tutti abbiamo una casa di proprietà. Molto spesso, grazie ai sacrifici dei nostri nonni e genitori.
Il 92% degli italiani ha una casa di proprietà. Ma solo il 6% dei proprietari ha meno di 35 anni. Lo certifica l’ultimo rapporto “Gli immobili in Italia 2019” dell’Agenzia delle Entrate.
È una realtà inconfutabile: le giovani generazioni sono sempre meno dotate di sicurezza finanziaria e patrimoniale. Sempre più indifese. La pensione sarà un terno al lotto. Regna l’incertezza. Nessuno può ragionevolmente prevedere come andrà a finire.
“Mr Soldino” è studiato con la competenza di professionisti del mondo assicurativo (che si occupa anche di tutela dei risparmi), ma con gli occhi e il cuore di un padre…
È questa la vera differenza.
Sono un papà, innanzitutto. Prima ancora, un figlio messo alla prova da un padre buono ma anche esigente.
Siccome ero refrattario allo studio, mi disse «vai a lavorare». Andai in fabbrica, ma mi stava stretta. A 20 anni gli chiesi di prendermi con lui: pensavo mi avrebbe messo a fare il capetto nell’azienda di famiglia.
E invece…
… invece mi spedì a suonare campanelli a caccia di clienti, con la mia valigetta, calcio in culo e guadagni solo se vendi.
Ben presto fui costretto a rimettermi a studiare. Ma sul serio, stavolta. Tutta un’altra storia: lo studio era collegato alla mia “missione”, avevo trovato la via per applicare alla realtà e alla vita ciò che imparavo!
Molto ho imparato incontrando migliaia di genitori, ma pure professionisti e imprenditori.
Ho avuto tante soddisfazioni nel dare il giusto consiglio al momento giusto, in cambio di un congruo ritorno.
Ottime famiglie piombate in gravi crisi per imprevisti non adeguatamente coperti perché male informati dall’assicuratore o dalla banca.
Possiamo a un certo punto intervenire modificando polizze e comportamenti. E mi riferisco anche ai comportamenti degli operatori assicurativi e finanziari.
Ben presto ho preso le distanze da quell’andazzo. Quello cioè di mettere al centro i prodotti e gli interessi di banche, compagnie e venditori, anziché le esigenze e i sogni degli assicurati.
Ho perciò creato la prima rete italiana di broker assicurativi indipendenti, sganciati dai diktat delle multinazionali e dei colossi del settore. Lavoriamo con loro – ma non sotto di loro – mettendoci dalla parte dei consumatori (lo certifica Il Salvagente, la rivista specializzata contro le truffe che collabora con Striscia la Notizia).
Una realtà che non c’era e che oggi arriva in tutta Italia. Non potevo e non posso fare tutto da solo. Quindi ho avviato coi miei collaboratori una apposita Scuola di formazione per assicuratori.
Lavorano con noi solo quelli che studiano e dimostrano di saper applicare il nostro metodo e i nostri princìpi. Ognuno di loro viene certificato.
Ho ideato e sviluppato il primo e finora unico sistema informatico per raccogliere, valutare ed elaborare una diagnosi dei rischi per le famiglie comprensibile, completa e trasparente. Non solo: una diagnosi coperta da garanzia “soddisfatto o rimborsato”.
O il cliente si sente a posto e coperto fino in fondo oppure non paga un centesimo. Un colosso del settore ci ha chiesto di poter avere il nostro software proprio in queste ultime settimane.
Ma l’avvio alle buone pratiche di gestione del denaro è in mano al genitore e attuabile subito.
Mi faceva sentire male e mi colpisce tuttora – perché il fenomeno è dilagante – il senso di impotenza nel vedere situazioni irreparabili per colpa di altri due aspetti essenziali.
Certo, enormi colpe ce l’ha la cultura edonista e superficiale che accerchia i nostri figli. A maggior ragione il tema denaro e risparmio va affrontato con urgenza.
Un’urgenza sempre più sentita tra gli esperti di famiglia, infanzia e adolescenza ma pure di economia e finanza. Tanto sentita che è materia di ricerca.
Ebbene…
Morale?
“Il denaro per i ragazzi – spiega il report – rischia in questo modo di restare un bene senza passato né futuro. Come faranno i ragazzi a capire come programmare una spesa, a valutare la necessità di differirla, a comprendere i concetti di priorità e di rinuncia, di bilanciamento tra possibilità e desideri, tra doveri e piaceri se i genitori si sostituiscono a loro, anche nel corso dell’adolescenza, in queste decisioni?”.
Documentandomi sui bambini per realizzare “Mr Soldino”, mi ha fatto riflettere quanto afferma una illustre pedagogista, neuropsichiatra infantile, probabilmente la scienziata italiana più nota e stimata nel mondo.
Lo chiarisce in modo emblematico la stessa Montessori, quando racconta di quel bimbo intento a salire su una seggiolina. Vuole scoprire cosa c’è dentro la bacinella. Sta per farcela quando la maestra invece lo afferra e lo solleva per fargli vedere quella bacinella dall’alto. Eccolo quel rischio:
“Nel suo visino si spense quell’espressione di gioia, di ansietà, di speranza […] e rimase la espressione stupida del bambino che sa come altri agirà per lui”.
Come si fa allora? “La nuova educazione non consiste solo nel dare i mezzi di sviluppo per le singole azioni; ma anche nel lasciare al bambino la libertà di disporne”.
Mr Soldino funziona come un gioco educativo e mi domandavo se potesse involontariamente portare a deprivare i piccoli, a negargli cose senza validi motivi.
Proporre qualche rinuncia, non soddisfare sempre e subito una richiesta diventa una barriera? Crea un blocco alla loro sana crescita?
Mi sono dovuto ricredere…
“Un altro principio comune a tutti i ‘mezzi materiali’ costruiti per l’educazione, è il seguente: il materiale deve essere ‘limitato in quantità’”. Sono parole sempre della Montessori, nel suo capolavoro “La scoperta del bambino”.
Quel libro è del 1948. E ai giorni nostri come va?
Permettimi ora di citarti un personaggio ben più titolato e autorevole del sottoscritto in materia finanziaria: il noto pianificatore finanziario Paul W. Lermitte. Una vera autorità internazionale in materia e una celebrità negli Usa per i suoi libri di educazione finanziaria per genitori e figli.
Obiettivo di Mr Soldino è evitare tutti questi problemi. E posso garantirti che ci riesce. Non fa miracoli. Però in tutta sincerità, se il genitore collabora e si mette in gioco, funziona.
Sappiamo quanto sono curiosi e svegli i ragazzini di oggi.
Se una iniziativa li riguarda da vicino, se ci sono i loro desideri di mezzo, non li fermi nemmeno con le cannonate. È vero o no?
È invece un coinvolgente percorso per responsabilizzare gli adulti di domani. Prima che sia troppo tardi.
Con questo libro tuo figlio imparerà il risparmio finalizzato al proprio benessere, ai propri sogni, alle migliori aspirazioni personali.
Al seguito dei Mastri Simone e Salvatore, in modo semplice e giocoso i piccoli dai 6 ai 12 anni prendono gusto a curare i propri desideri.
Non più in base all’impulso del momento, ma pianificando.
Niente tecnica bancaria e complicate teorie. È invece l’esperienza, semplicemente sollecitata e indirizzata attraverso storie in sintonia con la loro interiorità, con mamma o papà al fianco.
Alla Scuola di Mr Soldino, imparerà a realizzare i suoi sogni.
Se gli diamo fiducia e contenuti veri, ma pure pratici, il bambino arriva a cogliere che in fondo non gli serve molto per essere veramente felice, se non i suoi amici e tante belle esperienze.
Capisce che la maggior parte delle cose che comprerebbe appena le vede, sono solo cianfrusaglie di cui può benissimo fare a meno. È la miccia che innesca il risparmio, favorendo peraltro l’autostima e il saper stare al mondo.
Risultato?
Sull’altro piatto della bilancia vede il suo desiderio o il suo sogno come un grande obiettivo che vuole raggiungere ad ogni costo perché il solo pensarci lo rende felice. Quindi non la privazione, ma i frutti di un equilibrato rapporto verso le cose, verso se stessi e gli altri.
Domanda corretta e necessaria. Altrimenti restiamo nell’ideale.
Sarebbe come pianificare un meraviglioso safari, comprando jeep senza fare benzina e senza sapere se, dove e come alimenteremo il motore!
Proprio per questo prima ti ho parlato di quella tentazione, spesso inconscia e involontaria, di sostituirci ai figli.
Anche qui, al fianco del genitore, il piccolo apre gli occhi e si impratichisce su:
Ma pure su DOVERI e BUONE AZIONI.
Scoprirà che tipo di risparmiatore è e quali eventuali misure correttive apportare per NON RESTARE MAI senza soldini.
E tu dirai addio agli estenuanti conflitti in cui il genitore finisce per cedere (con la frustrazione di non aver saputo mantenere il punto)… oppure si arrabbia. E tutti ne escono perdenti e senza avere imparato nulla.
E potrà pure sperimentare il gusto e l’emozione dell’ATTESA. Con tutta la soddisfazione di aver raggiunto la sua meta con il proprio impegno!
Grazie a questo semplice e innovativo libro, tuo figlio si sentirà forte e meritevole, senza lassismi e senza paura di esprimere quel che desidera.
Fiero di saper raggiungere ciò che vuole, insieme a mamma e papà, esprimendo le sue forze. La richiesta di responsabilità sarà alla sua portata. Perché non sarà davanti a una regola da subire, ma avrà di fronte i suoi desideri e ciò che serve per esaudirli. Non papà bancomat o mamma moneta.
In fondo, è quello che dimostrano decenni di pedagogia – ma anche i nostri vissuti, se ci guardiamo dentro: il bambino vuole farsi strada con le proprie energie. E se a tracciare la via per farle fluire e fruttificare sono i genitori, abbiamo vinto tutti.
Così la spiega Paolo Legrenzi, uno degli psicologi cognitivi più importanti a livello internazionale, direttore del Laboratorio di Economia Sperimentale Swiss & Global dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
«La prossima generazione sarà la prima a non essere più ricca della precedente. Questo passaggio sarà doloroso. Siccome in Italia l’80% del risparmio è in mano a persone che hanno più di 70 anni, il passaggio generazionale fatto bene è uno dei problemi più urgenti e rilevanti per l’educazione finanziaria, il benessere dei patrimoni ma soprattutto il benessere delle persone che sono implicate nel passaggio generazionale».
Acquisirà le strategie di indipendenza finanziaria grazie alle 3 tecniche per non restare mai senza soldini.